Già parte 2.
Il perché è presto detto; ci sono troppe bestialità in rete ed in TV su questo referendum.
Il comitato del NO e i M5S mi sembrano un’armata Brancaleone stile Gassman. Il comitato del SI non è tanto differente. Come dicevo siamo al punto del votare turandosi il naso.
Il problema della scelta però, se sto a sentire i dibattiti o leggo in rete non si pone. Coloro che vogliono convincere per il NO, non sapendo cosa dire, dicono inesattezze mostruose e falsità pesanti che ho paura che rimpiangeremo.
Ieri ho risposto ad un post su FB di una persona che diceva che votava NO perché così si cancellava la legge elettorale. Questa persona però non è la sola a sostenere questa cosa, anche in TV fior fior di personaggi sostengono questo. MA COSA CAVOLO DITE?
La legge elettorale e la riforma Costituzionale sono due cose ben distinte (a fine articolo la ripresa su questo punto). Se votate NO la legge elettorale rimane tale e quale ad ora, anzi si perderà una grande occasione. Mi viene da dirvi BRAVI! Aggiungerei un altro aggettivo ma sembra tanto inutile ribadire l’ovvio; solo una cosa aggiungo a queste persone mi spiace aver demolito il vostro motivo del NO, adesso votate come dei pecoroni senza neanche più un motivo.
Altro punto che viene battuto da tutti e dai M5S in particolare, è quello che si perde la sovranità popolare non decidendo più gli eletti al Senato, viene data l’immunità a tutti i consiglieri regionali ed altre bestialità simili.
Affronto per punti che è più veloce:
Facciamo una premessa però importante. I Padri Costituenti, come piace chiamarli a qualcuno, avevano già messo nero su bianco che il Senato della Repubblica dovesse essere espressione delle Regioni.
- Non si eleggono più i Senatori. CAVOLATA! I Senatori invece saranno i soli che verranno davvero eletti. In Italia le elezioni più “dure” per i candidati sono nell’ordine Europee, Regionali e Comunali. Il perché è presto detto; i candidati devono andare a prendersi i voti sulla strada, devono far scrivere il loro nome a migliaia di persone. Questo mi sembra SCEGLIERE il proprio candidato; poi si può dire che essere mandato a Roma non è lo scopo dell’elezione, ma sicuramente quel candidato è stato ELETTO. A differenza dei vari Di Battista, Di Maio, Fico etc… che SONO NOMINATI. Chi siede ora in Parlamento sono dei NOMINATI e non ELETTI. Visto che vogliono fare le pulci allora facciamole bene.
- Immunità.
Al posto di ottenerla 315 NOMINATI, la ottengono 95 ELETTI nelle varie Regioni e non tutti i consiglieri regionali (M5S su questo siete dei FALSI ma quello ormai è eclatante, Palermo docet). A vederla bene sembra quasi meglio di adesso, almeno il Senato non sarà più legato alla legge elettorale che ormai cambia con ogni governo a seconda della convenienza del momento.
- Rimborsi
Qui veramente la questione non si pone. Prima li prendevano 315 personaggi NOMINATI adesso ne avranno diritto 95 persone ELETTE.
Comunque, se non erro, abbiamo 220 rimborsi in meno e 315 indennità in meno. Ah già non si dice che le indennità non saranno più erogate anche ai 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica e che non saranno più a vita ma a scadenza (7 anni). Per la cronaca Mario Monti, il senatore più truffa della storia repubblicana, CIAO CIAO!
Il CNEL? L’organo più inutile che ci sia. Istituito nel 1957 quando cominciava ad affacciarsi il bisogno degli stipendifici e dei posti dove piazzare gli amici etc… Ma la domanda reale è quanti sanno cos’è il CNEL? Bene piccola descrizione (fonte Wikipedia):
“Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) è un organo di rilievo costituzionale, previsto dall’articolo 99 della Costituzione, istituito con legge n. 33 del 5 gennaio 1957.
Le materie di sua competenza sono la legislazione economica e sociale.
È un organo consultivo del Governo, delle Camere e delle Regioni, e ha diritto all’iniziativa legislativa, limitatamente alle materie di propria competenza.
Composizione
L’art. 99, c. 1, Cost. prevede che esso sia composto «di esperti e di rappresentanti delle categorie produttive, in misura che tenga conto della loro importanza numerica e qualitativa». La sua composizione è disciplinata dall’art. 2 della legge n. 936 del 30 dicembre 1986 e successive modificazioni.
Sulla base della legge n. 214/2011, esso consta di 65 membri così suddivisi:
- il presidente, nominato con decreto del presidente della Repubblica, al di fuori degli altri componenti;
- 10 «esperti, qualificati esponenti della cultura economica, sociale e giuridica» di cui:
- 8 nominati direttamente dal presidente della Repubblica,
- 2 nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri;
- 48 «rappresentanti delle categorie produttive di beni e servizi nei settori pubblico e privato», di cui:
- 22 rappresentanti dei lavoratori dipendenti, tra i quali 3 «rappresentano i dirigenti e i quadri pubblici e privati»;
- 9 rappresentanti dei lavoratori autonomi e delle professioni;
- 17 rappresentanti delle imprese.
- 6 rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni del volontariato.
I membri del Consiglio restano in carica per cinque anni e possono essere riconfermati.
A supporto dell’attività dell’organo è istituito un Segretariato generale, composto da uffici che fanno capo al segretario generale, nominato con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il presidente del CNEL.
Funzioni
Le funzioni del CNEL sono quelle di:
- esprimere pareri;
- promuovere iniziative legislative.
I pareri sono forniti solo su richiesta del Governo, delle Camere o delle Regioni (quindi non sono obbligatori) e, anche se forniti, non risultano vincolanti.
Inoltre ha il potere di promuovere iniziative legislative nel campo della legislazione economica e sociale, con alcune eccezioni, come per le leggi tributarie, di bilancio o di natura costituzionale. L’iniziativa è parimenti esclusa per quelle leggi per le quali sia stato presentato un disegno di legge da parte del governo, o per le quali il governo, il parlamento o una regione abbia già chiesto il parere del CNEL.”
Non male direi, stiamo parlando di un organo costituzionale che serve solo se consultato ma che comunque costa. Tanto o poco costa e quindi questo mostro è da tenere o da ELIMINARE? Per M5S e tutto il comitato del NO sarebbe da tenere, forse ci devono piazzare qualcuno. Io lo ELIMINEREI e senza rimpianti!!!
Su questo si battendo il comitato del NO. Quindi su BALLE STRATOSFERICHE.
La riforma è buona? Poteva essere sicuramente meglio. Un punto però che a me piace molto è il fatto che i poteri della Corte Costituzionale vengono ampliati soprattutto nel momento di una nuova legge elettorale
Più nello specifico alla Corte viene attribuita una funzione particolare su richiesta della minoranza del momento. Questa è controllare in VIA PREVENTIVA, la costituzionalità della legge elettorale prima che vada in votazione. EVENTO! Quindi questa Riforma introduce un controllo preventivo per la minoranza. Piccola domanda per il comitato del NO; ma questa riforma non metteva il bavaglio alla minoranza? A me sembra che dà un potere enorme alla minoranza proprio sulla decisione delle regole del gioco.
Rimango della mia; prima di votare sarebbe meglio NON FARE I PECORONI ASCOLTANDO I TANTI FALSI DEL SI E DEL NO MA LEGGERE LA RIFORMA BENE E FARSI UNA PROPRIA OPINIONE.